recite gennaio-febbraio 2024
gio. 18 h 19 | ven. 19 h 21 | sab. 20 h 21
dom. 21 h 19 | mar. 23 h 20 | mer. 24 h 20
gio. 25 h 19 | ven. 26 h 21 | sab. 27 h 21
dom. 28 h 19 | mar. 30 h 20
mer. 31 h 20 gennaio
gio. 1 h 19 | ven. 2 h 21
sab. 3 h 21 | dom. 4 h 19 febbraio
di Carlo Goldoni
regia Paolo Panaro
con Valeria de Santis, Tiziana Gerbino
Francesco Lamacchia, Paolo Panaro
Roberto Petruzzelli, Giuseppe Tagarelli
Monica Veneziani
costumi Francesco Ceo
Annamode Costumes Roma
responsabile tecnico Nicola Santamato
produzione Compagnia Diaghilev
Filiberto, ricco mercante olandese, ospita in casa uno squattrinato ufficiale francese ferito in battaglia, che si innamora, ricambiato, di sua figlia Giannina. Per evitare di imparentarsi con un nullatenente, Filiberto cerca una soluzione per distrarre il giovane spiantato sia dalla ragazza che dal patrimonio. Giannina, però, trova il modo di imbrogliare il padre, rivelandogli che l’ufficiale si è invaghito di un’altra fanciulla. Il mercante si prodiga per aiutare il tenente a coronare il suo presunto sogno d’amore, scatenando una serie di equivoci esilaranti. Rappresentata per la prima volta nel 1760, Un curioso accidente è una commedia che continua a coinvolgere il pubblico per il suo umorismo e le sue sorprendenti svolte narrative.
Ma sotto il ben congegnato meccanismo scenico affiorano aspetti centrali dell'arte goldoniana: il rapporto tra vero e verosimile, l'eterno conflitto tra genitori e figli. Da una parte un padre che, compiaciuto del suo successo sociale, non sa capire i sentimenti della figlia; dall'altra una figlia che, non osando sfidare direttamente l'autorità paterna, nasconde il suo amore contrastato con un sotterfugio, da cui scaturiranno "curiosi" fraintendimenti.
In realtà, il tema del padre beffato dai due giovani amanti, proprio della nostra tradizione comica, e certe suggestioni dell'opera buffa, di cui Goldoni era stato geniale librettista, sono accompagnate da una sottile analisi dei due protagonisti, personaggi contraddittori, talvolta perfino inquietanti.
Il mercante Filiberto, apparentemente saggio e onesto, si rivela, tentando di far sposare l'ufficiale francese con Costanza (figlia del conoscente Riccardo), un trasgressore non solo dell'autorità paterna ma anche di quei principi morali che ostenta quotidianamente. Giannina, a sua volta, non è meno trasgressiva con il suo finto perbenismo e con la sua scaltrezza che le permetterà di ingannare suo padre e di sposare l'uomo di cui si è innamorata.