Il culto dionisiaco e apollineo
concerto letterario in due parti
dal 1 al 6 ottobre 2024
prima parte:
Dioniso, il pathos del nascosto
m 1 h 20 | m.2 h 20
g 3 h 19 ottobre 2024
seconda parte:
Apollo, saggezza e follia
v 4 h 21 | s 5 h 21
d 6 h 19 ottobre 2024
drammaturgia e regia Paolo Panaro
partitura sonora Govinda Gari
con Paolo Panaro, Francesco Lamacchia
pianoforte Govinda Gari
responsabile tecnico Nicola Santamato
produzione Compagnia Diaghilev | Festival Time Zones
posto unico non numerato € 10,00
Le parole che sono giunte a noi prima che la dottrina degli antichi greci venisse chiamata filosofia. Tutto il pensiero che viene dopo e che giunge fino a noi dipende da ciò che è stato detto ed elaborato allora, nei secoli prima che Platone scrivesse in forma di dialogo le idee dei sapienti che avevano preceduto Socrate. Parole arcaiche, ma autorevoli che hanno influenzato i filosofi dei secoli successivi. Lo spettacolo prova a risalire all’origine della stessa sapienza greca, di scoprire cosa ci fosse prima. Il progetto si prefigge anche di verificare e approfondire lo studio sulle suggestioni che possono scaturire dalla contaminazione tra la scrittura filosofica e la musica contemporanea.
Prima parte: Dioniso
È da Dioniso che nasce il più arcaico discorso della sapienza greca. La vita dell’uomo è un fenomeno che freme di energia ma è anche uno spazio per poter incontrare l’arcano e il divino. Dioniso è il dio che con uno sguardo esaltante contempla l’intero universo e che offre la conoscenza. Ma è possibile osservare con un unico sguardo l’universo, se poi, colui che guarda, è immerso, al tempo stesso, dentro a quel medesimo flusso vitale? Dioniso ha questa prerogativa: lui è il dio che, pur essendo dentro a un flusso, guarda se stesso scorrere in quel flusso; è, in una parola, la contraddittoria fonte rigogliosa della conoscenza e del flusso sapienziale. Perché Dioniso è gioia e dolore, estasi e spasimo, benevolenza e crudeltà, cacciatore e preda, maschio e femmina, desiderio e distacco, gioco e violenza; è un dio che conosce l’immortalità, ma che vive l’esperienza della morte.
Seconda parte: Apollo
C’è, fra Dioniso e Apollo, un lato di profonda affinità e, d’altro canto, una netta antitesi, nel carattere e nel manifestarsi. Anche Apollo è il dio della sapienza, ma ne rappresenta il suo aspetto più esplicito e pacifico. Il motto di Apollo è “conoscere il tutto”. Anche il dio “luminoso” possiede la tracotanza del conoscere, virtù tipicamente umana, e che, agli occhi degli dèi, rappresenta il peccato originale. Nella cultura più arcaica agli uomini la conoscenza arriva attraverso la divinazione. E questa è l’arte concessa ad Apollo, perché è il dio che “conosce ciò che è, che sarà e che è stato prima”. La sapienza è la cifra del suo essere: mentre per Dioniso la sapienza è qualcosa che sta dentro di lui ma che egli non concede mai ad altri, Apollo, invece, pur essendo “il dio che agisce da lontano”, concede la sapienza agli uomini. La sua sapienza è fatta di parole e, pertanto, è la qualità e la maledizione più legata alla natura umana.
posto unico non numerato € 10,00
orari spettacoli
lun. mar. mer. h 20
gio. dom. h 19
giorni festivi h. 19
ven. sab. h 21
(tranne sab. 19 h 19)
biglietti
posto unico non numerato
lun. mar. mer.
gio. ven. € 10,00
sab. dom. € 15,00
giorni festivi € 15,00
prenotazioni
3331260425
biglietti on line e circuito
Vivaticket
Condizioni generali
Le prenotazioni 3331260425 saranno mantenute sino a 15 m. prima dell’inizio della recita.
Carta Docente accettata. Dopo la prenotazione è necessario inviare il buono per la validazione
almeno il giorno prima della recita in formato pdf all'indirizzo info.centrodiaghilev@gmail.com
Biglietti acquistabili anche on line su Vivaticket e rivendite collegate al circuito Vivaticket.
Il programma potrebbe subire variazioni per esigenze organizzative.
A spettacolo iniziato non è consentito l’ingresso in sala.
È vietato l’uso di cellulari cineprese, macchine fotografiche, registratori.